Credito alle aziende: come migliorare il proprio rating bancario

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Negli ultimi anni il credito bancario alle imprese non finanziarie è notevolmente diminuito: in Italia negli ultimi 6 mesi solo il 48% delle richieste di finanziamento delle PMI sono state accolte.

Con il passaggio dei requisiti minimi da Basilea 1 a Basilea 3, i vincoli patrimoniali sono diventati gradualmente più stringenti. Questo penalizza maggiormente le PMI che hanno difficoltà a comunicare ai finanziatori (tipicamente le banche) una documentazione chiara, completa e puntuale in grado di indicare sia la propria situazione economica allo stato presente sia il trend che sta prendendo.

Solo un buon rating aziendale permette di accedere al credito bancario, preferibilmente con migliori condizioni e in assenza di garanzie personali e consortili.

Ma come ottenere un buon rating aziendale?

Nel calcolo del rating di un’azienda concorrono sia dati quantitativi che qualitativi.

I dati qualitativi riguardano l’assetto proprietario, l’appartenenza o meno ad un gruppo, le prospettive aziendali e i sistemi di controllo. I dati quantitativi invece riguardano l’andamento in Centrale Rischi (CR), i dati periodici di bilancio e la gestione dell’andamentale.

La Centrale Rischi (CR) Banca d’Italia è di fatto il vero biglietto da visita dell’impresa. Deve essere corretto e costantemente controllato, contenere informazioni il più possibile positive, poter essere spiegato per evitare interpretazioni errate e poter essere sfruttato anche internamente all’azienda.

I principali problemi delle aziende italiane quando si apprestano a richiedere un finanziamento sono legati alla sottocapitalizzazione e allo squilibrio finanziario tra breve e medio/lungo termine.

Per far fronte a questo tipo di problematiche oltre ad intervenire sulle competenze finanziarie dell’ambito amministrativo aziendale è opportuno dotarsi di appositi strumenti per:

  • supportare i processi decisionali su base previsionale
  • monitorare il rapporto con gli Istituti di Credito
  • velocizzare l’operatività quotidiana
  • utilizzare al meglio tutte le risorse aziendali
  • calcolare il DSCR (Debt Service Coverage Ratio): l’indice che prevede la sostenibilità finanziaria dei debiti aziendali (per allerta crisi d’impresa)
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Uno di questi strumenti è JE-GOLD, software di tesoreria innovativo per aiutare le aziende nella pianificazione finanziaria e nella gestione dei rapporti con le banche. Fornisce un’informazione di qualità, tempestiva, comprensibile e ben strutturata, induce la banca a migliorare la valutazione dell’impresa.
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