Essere efficienti nell’era dei rincari energetici: ridurre gli sprechi grazie all’Internet of Things, con soluzioni a misura di PMI

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Il Centro Studi di Confindustria stima che nel 2021 il costo dell’energia per le imprese sia aumentato di 13 miliardi rispetto al 2019, mentre quello previsto per il 2022 sarà di 37 miliardi: una voce di costo triplicata che comporta un impatto sul conto economico delle imprese, per la sola voce energia, che vola dal 9% al 40% in soli 2 anni (valore medio): costi come questi sono insostenibili per l’industria e pongono in discussione la competitività dell’intero comparto produttivo italiano mettendo a rischio l’esistenza di numerose realtà, in modo trasversale ad ogni settore.
Diviene quindi essenziale trovare strategie e strumenti per essere efficienti nell’era dei rincari energetici.

Come possono agire le piccole medie imprese per far fronte al caro energia, in modo rapido e pragmatico, generando al contempo valore a lungo termine per la propria produzione?

Attendere un intervento da parte delle istituzioni per calmierare l’impennata dei prezzi di approvvigionamento dell’energia non appare una strada percorribile.

La risposta consiste nell’adozione di un processo di digitalizzazione dell’industria che prevede l’implementazione di piattaforme IoT in fabbrica in dialogo costante con sistemi di Business Intelligence, capaci di leggere i Big Data che le macchine mettono costantemente a disposizione. Analizzati adeguatamente, questi dati permettono di contenere le spese per il consumo energetico fino al 40% grazie alla riduzione dei costi operativi e all’ottimizzazione della produzione, collegata anche alle opportunità offerte dalla manutenzione predittiva, che monitora e migliora le performance dei dispositivi di fabbrica.

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Si tratta di soluzioni accessibili ad ogni impresa manifatturiera: l’IoT e la Business Intelligence non riguardano infatti solo le industrie dotate di macchinari di ultima generazione.
Anche le imprese dotate di macchinari e tecnologie risalenti a oltre 10 anni fa, possono accostarsi con successo alle logiche dell’Industria 4.0, senza dover affrontare l’acquisto di nuovi macchinari: è infatti possibile connettere macchine già funzionanti ma “isolate” dal sistema informativo aziendale, rendendo disponibili i dati da esse generati attraverso cruscotti di business intelligence.
Questi strumenti permettono di consultare, elaborare ed interpretare le informazioni raccolte fornendo all’impresa linee guida chiare da seguire per organizzare la produzione ed in alcuni casi ripensare l’intero lay-out di fabbrica, per renderlo più efficiente, riducendo sprechi energetici e di materie prime e consentendo al contempo un rapido recupero dell’investimento effettuato.

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La soluzione sviluppata da ProJEcta a supporto delle imprese manifatturiere adotta e rispetta gli standard della normativa ISO 50001, in un’ottica che permetta alle aziende di essere efficienti nell’era dei rincari energetici e di avvicinarsi al contempo ai temi della sostenibilità lungo tutta la catena del valore.

STEFANO

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